Ho capito che non si cambia veramente mai, non c’è modo di cambiare, come si è da piccoli si è tutta la vita, non è per cambiare che si ricomincia da capo.
Si ricomincia da capo per cambiare tavolo, disse.
Si ha sempre questa idea di essere capitati nella partita sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevamo a un altro tavolo da gioco…

Tre volte all’alba, Alessandro Baricco

giovedì 28 giugno 2012

Sconpiglio/Mi rifugio dentro

SCOMPIGLIO

Scompiglio
l'ordine dei giorni
Disordinandoli
Senza domani
Ne ieri
Cristallizzo
Oggi diversi
In sequenze
Parallele ai battiti
Di sogni smarriti
Su piatti
Freddi e vuoti
Abbandonati su tavole
Come briciole di pasti finiti


MI FRUGO DENTRO

Mi frugo dentro, frugale
Alla ricerca di nuovi spazi da decomporre
In cui occorre comporre versi
Nuovi e di versi
Istinti sommersi, sopiti
Casualmente colpiti
Si svegliano infuriati e delusi
Dal non trovar preda
da divorare e trasformare
In flusso di parole scomposte
Relativamente indisposte
Ma industriose nel costruire paesaggi
Con assaggi, bocconi masticati
Di sentimenti usati e deragliati


ANDREA LIONELLI


2 commenti:

  1. Belle, decisamente belle. Molto ricercate nei termini.Messaggi suggeriti, immaginati tra parole di rara efficacia.

    Una curiosità che ho già chiesto anche a Raffaele: perchè alcune poesie sono punteggiate e altre no?

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  2. Mi associo a Tullio nella richiesta di punteggiatura per entrambi i poeti. Poi è vero che queste poesie arrivano al punto ugualmente e sono molto efficaci, mi piace in particolare la seconda, però solo Saramago può sbarazzarsi della punteggiatura :)
    Mi avete fatto venire voglia di postare qualche mia poesia...
    ma prima metterò qualche vecchio racconto.

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