Una fotografia.
Sembrava una fotografia, il nostro amore.
Scattata quasi casualmente durante un temporale d’agosto. Ma
la macchina fotografica doveva aver imbarcato acqua e aveva restituito
un’immagine indefinita. Quella fotografia sfuocata di due amanti fradici sotto
ad un ombrello rotto, fu la prima ad essere scaraventata dal ponte. Si librò
verso il fiume con la delicatezza di un ricordo che svanisce.
Girai la prima pagina dell’album e scelsi un’altra vittima.
“Ti sto uccidendo, lentamente” pensai, mentre estraevo la
foto dal suo sarcofago di plastica.
Il suo stupido cane aveva sbavato molti ricordi felici, ora
sarebbe annegato. Accartocciai la foto e la scaraventai con foga verso l’acqua.
Ne scelsi un’altra ancora. Questa volta a volare fu quello
stronzo di suo padre, che ebbe il coraggio di criticare l’anello di
fidanzamento che avevo scelto. “Tutto qui?” mi disse, maledetto avaro.
Foto dopo foto, mi sentivo sempre più leggero, più libero
dalla sua ossessiva presenza.
E nonostante questo una tensione si faceva strada nel mio
petto. Per contrastarla strappai un’intera pagina e la gettai di sotto. Non
vidi neppure quali ricordi avevo eliminato.
Non bastò, ne lacerai un’altra e mi sentii lacerato a mia
volta.
Da qualche parte avrei trovato la foto in cui mi tradisce.
Perché non riuscivo a liberarmi di lei? Lei l’aveva fatto!
Mi aveva cancellato dalla sua vita, quando aveva deciso di cancellare sé
stessa.
Aveva preferito la morte a me. Perché? Perché mi aveva
tradito così?
Chiusi l’album e sentii come uno schiaffo. Lo alzai sopra la
testa con entrambe le mani e lo lanciai oltre la barriera metallica.
Toccò l’acqua con un doloroso tonfo. E sparì, com’era
scomparsa lei.
Ora toccava a me, scomparire. Guardai un’ultima volta
l’acqua e lasciai il ponte.
Non ne sono sicura, ma ho un vago ricordo di questo racconto, lo avevo già letto in passato, non è vero?
RispondiEliminaToccante come sempre, bravo
Si l'avevi già letto, faceva parte di uno dei tanti contest con varie limitazioni
RispondiEliminaForse l'avevi anche vinto quel contest ;)
RispondiEliminaDa vecchio fotoamatore ho sempre preferito la fotografia in bianco e nero piuttosto che quella a colori. Quest’ultima la osservi, la ammiri pure ma la prima ha una magia in più: devi immaginarla.
RispondiEliminaQuesto racconto ha la stessa magia di una foto in bianconero.
Grazie Tullio, il tuo commento mi lusinga.
RispondiEliminaAh Rob, se non ricordo male ero arrivato secondo :)
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