Una metafora allegra con sottofondo di amara verità.
Vita dura per la miriade di nuovi autori che sono diventati solo una voce di bilancio per le Case Editrici, non per il successo delle proprie opere, come sarebbe normale fosse ma perchè le mantengono in vita finanziando il proprio intelletto.
Ingenuità, lusinga, o tutt'e due?
Non importa. Per molti Editori non fa differenza. Quello che conta è che aprino il portafogli.
Personaggi e Interpreti.
L'Editore: Titina De Filippo.
L'agente letterario: Totò.
L'autore esordiente: Peppino De Filippo.
Buona visione
Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso. Marcel Proust
Ho capito che non si cambia veramente mai, non c’è modo di cambiare, come si è da piccoli si è tutta la vita, non è per cambiare che si ricomincia da capo.
Si ricomincia da capo per cambiare tavolo, disse.
Si ha sempre questa idea di essere capitati nella partita sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevamo a un altro tavolo da gioco…
Tre volte all’alba, Alessandro Baricco
Si ricomincia da capo per cambiare tavolo, disse.
Si ha sempre questa idea di essere capitati nella partita sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevamo a un altro tavolo da gioco…
Tre volte all’alba, Alessandro Baricco
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Ahahahaha che bella metafora. Gustosa e azzeccata. Grande Totò.
RispondiEliminaAhahahaha
RispondiElimina"A te piace il burro?"
"No"
"A noi piace al burro"
che tristezza..